Da un paio d'anni sono tornato a praticare la pesca, approfittando così delle trote presenti nei fiumi e torrenti nonché laghi e laghetti che circondano Calpiogna. Tutto sommato non vado male: qualche cappotto ma anche un discreto numero di capi che finiscono puntualmente in cucina, per la gioia del palato.
Alcune volte vado solo (diciamo che fuggo con la scusa del procacciare il cibo) mentre sovente sono con l'Elvezio e il Kristos: due arditi pescatori migliori di me - a volte - con i quali dividere le fatiche pescose passando un poco di tempo con le gambe sotto il tavolo. Elvezio - omen nomen! - è un fine conoscitore delle acque ticinesi mentre Kristos ha quel benedetto dono (benedetto per lui ma estremamente irritante per gli altri) di riuscire sempre - o quasi - a prendere il pesce più grande o comunque prenderne di più...
Qualche settimana fa sono andato a una gara di pesca alla trota: tralasciando l'ora della sveglia (presto, molto presto) e il clima particolarmente simile alla temperatura dell'acqua del lago (decisamente sul freddo) sono riuscito a prendere cinque belle iridee. Una, nella foto sotto, di ben due chili e mezzo per un totale di quasi sei chili. di pescato.
Le due trote grandi sono di quasi 4,5 kg.
E qui, vediamo le più piccole pronte per essere infornate: olio, limone, sale, aglio, salvia e santoreggia. tra i venti e i trenta minuti (in funzione della grandezza) in forno a 180 gradi e...Buon appetito!
1. Il tempo libero per andare a pescare è direttamente proporzionale ai giorni che mancano all'apertura della stagione.
2. Il pescatore meno esperto pesca sempre il pesce più grosso.
Corollario: più elaborato e costoso è il vostro equipaggiamento, più alta è la probabilità di dover passare dal pescivendolo prima di tornare a casa.
3. Più aggrovigliata è la lenza, più pesci ci sono.
Arthur Bloch, Leggi di Porkingham sulla pesca sportiva, La legge di Murphy II, 1980