domenica 20 dicembre 2020

Se vuoi del tempo, orologiati!

Il tempo è l’immagine dell’eternità, dice Platone. Visto che quella non l’abbiamo, almeno mi tolgo la soddisfazione di provare a misurarne la parte che viene concessa in uso. È una passione che coltivo da anni, mi piace guardare, toccare, usare quei piccoli meccanismi perfetti. Ognuno di loro ha una storia e il fatto di non conoscerla appieno li rende ancora più affascinanti, come una donna misteriosa e seducente.

Ho un blog tutto dedicato ai segnatempo vintage dove racconto storie di alcuni miei pezzi particolari. 

Come tutti i collezionisti, sono sempre alla ricerca di quelli che mi piacciono senza tralasciare l'aspetto "investimento" poiché sono anche una importante veicolo di capitalizzazione.

Per presentare il blog, mi avvalgo di un classico dell'orologeria della maison Jaeger LeCoultre: il Reverso.




Jaeger-LeCoultre è una manifattura di orologi Svizzera  risalente alla prima metà del XIX secolo. Il marchio conta centinaia di invenzioni e oltre un migliaio di calibri, fra cui il calibro più piccolo al mondo, degli orologi da polso con molte complicazioni e un segnatempo con movimento quasi perpetuo. 

L'orologio Reverso, il cui nome in latino significa "Mi giro", fu creato nel 1931 per resistere ai duri colpi di una partita di polo: è possibile far ruotare infatti la cassa all'interno della sua struttura per proteggere il vetro zaffiro dell'orologio. Considerato un classico del design Art Déco, l'orologio Reverso viene prodotto ancora oggi. Questo modello di Jaeger è inoltre stato reso di nuovo famoso grazie alla trilogia di Batman di Christopher Nolan nella quale Bruce Wayne (Christian Bale) ne indossa uno diverso in ogni film.



Questo Reverso si chiama "ArtDeco", orologio in oro rosa e cinturino in coccodrillo, ottime condizioni, completo di scatola e controscatola, libretto di garanzia. Acquistato nel 1999 e usato con parsimonia è un orologio di fascino, sportivo ed elegante al contempo. Prezzo decisamente interessante, ottimo investimento.




E' in vendita su Chrono24 a questo link a 10.500 CHF

sabato 19 dicembre 2020

Perché il mondo "green" non funziona e forse non funzionerà mai. Perlomeno in Svizzera.

Succede che, ogni tanto, vuoi o devi cambiare l'auto. Ora, in un mondo perfetto uno sceglie e stop. Il mondo non è perfetto e devi quindi destreggiarti tra i desideri della compagna, i miei - a me piacciono le auto grandi, grandissime -, i soldi, lo spazio l'ego e la smania di apparire (la inserisco per completezza ma è una pulsione che non mi appartiene).

Ora, dopo il pistolotto, sono stato nella fase limbica fra la vendita e l'acquisto per qualche settimana. Complici le innumerevoli discussioni con la consorte "ma cosa te ne fai di una grossa così", "io li sopra non ci salgo" e altri (piacevoli?) dibattimenti domestici mi sono detto: perché non fai un po' il "green" anche se ci credi più o meno come a Babbo Natale?
Si cerca quindi un mezzo che soddisfi l'esigenza/gradimento di entrambi cercando un'auto ibrida. Non elettrica pura (non ho la presa a casa, non esistono con l'autonomia a me desiderata, costano ancora troppo) e non una plug-in - che hanno l'autonomia delle duracell - ma una ibrida corposa in grado di fare parecchi chilometri a batterie circolando a velocità moderatamente ridotte. Ero quasi riuscito nell'impresa di far "digerire" la grandezza del mezzo con le caratteristiche positive quando, un dubbio ci assale: ma ci fanno pagare di meno visto che consumiamo di meno?

L'ibrida, nei confronti della medesima a combustibile fossile, consuma meno carburante e produce meno CO2, cosa che - come in tutto il resto del mondo - qui in Svizzera è visto come il male assoluto: si sono addirittura impegnati, a livello governativo, a emettere circa ZERO CO2 entro dopodomani (più o meno). Chiaramente un risultato inarrivabile ma, perché no, magari posso contribuire anche io in microminesima parte.
Orbene, vado a vedere sul sito del Cantone per leggere a quali agevolazioni va incontro il cittadino che vuole essere “green”.
Ah, perbacco: siamo vicini allo zero assoluto!

Sia per l'elettrico che per l'ibrido, ecco i due capoversi riguardanti l'imposta di circolazione e che riporto così come sono scritti:

a) tutti i generi di veicoli (automobili, autofurgoni, motoveicoli, ecc) ibridi (con elettrico) entrati in circolazione prima del 01.01.2009 pagano il 50% dell'imposta prevista;

b) Inoltre, sono esonerati dal pagamento dell'imposta i veicoli (autofurgoni, motoveicoli, ecc) a propulsione elettrica, ad eccezione delle automobili, entrati in circolazione dal 01.01.2009.


Secondo i fenomeni che governano questo Cantone, se voglio pagare di meno devo acquistare un mezzo di locomozione VECCHIO (prima del 1/1/2009 siamo a livello di EURO2, che praticamente vuol dire pleistocene dell'inquinamento!) di almeno 13 anni. Ma davvero fate?
Questa cosa mi ha fatto talmente incazzare che per un lungo, lunghissimo momento ho pensato di acquistare un mostro di emissione di CO2 (tanto pagavo uguale che comprando l'auto “green”!). Poi la mia signora ha fatto valere le sue ragioni (lei ha sempre ragione) e siamo scesi a un compromesso. Però la nuova auto non è un cazzo “green” comunque.


L'ibrida secondo Bellinzona



Al dipartimento sono scandalosamente incompetenti. Punto. Riga.