Se possiedi le parole, possiedi le cose.
Sempre più spesso - come già accennato in altri post - mi tocca subire gli stupri inflitti alla lingua italiana da parte di persone il cui cervello è funzionalmente inattivo: come se fosse stato asportato perché leso in modo grave da processi patologici.
Per esempio mi riferisco all'uso improprio, errato, sbagliato, fallato, mancato di "a posto" e "apposto", roba che mi fa oltremodo incazzare.
Vediamo di capirci per bene:
a posto è una locuzione:
Ho messo a posto la macchina;
Voi non avete il cervello a posto.
apposto è il participio passato del verbo apporre:
Il Papa ha apposto il sigillo Anulus piscatoris;
La firma che ho apposto è autentica.
Come disse il paracadute...Mi sono spiegato?