Se hai un problema che deve essere risolto con la burocrazia, ti conviene cambiare problema. (Legge di Good - Arthur Bloch)
Ci si lamenta spesso della burocrazia imperante nel (bel) paese italico e questa storiella rappresenta perfettamente la lamentela. In compenso ha un lieto fine: ma che fatica! Va da sé che ogni commento è superfluo: il testo della disavventura è quanto mai esplicativo.
Pane e PC ONLUS, storia di ordinaria (dis)amministrazione
Crediamo di aver raggiunto il colmo, il limite della sopportazione. 259 giorni, 37 settimane, 8 mesi e 19 giorni: è questo il tempo di attesa, ancora non concluso (alla prima stesura dell'articolo), per diventare ONLUS in Puglia.
E' infatti iniziata la mattina del 13 Novembre 2014 la nostra avventura nei meandri degli uffici del Comune di Taranto, siano essi quelli della sede dei Servizi Sociali o quelli digitali delle varie (quanto inutili) PEC, email o portali web.
Quello che seguirà, opportunamente ripulita dei vari nomi e cognomi ma non dei riferimenti ai diversi protocolli, ė l’assurda quanto grottesca cronistoria di questa infinita “caccia al tesoro” chiamato “ONLUS” che ci ha quasi portato alla chiusura nello scorso Marzo, poi portata avanti solo grazie ai sacrifici dei Volontari di questa Associazione. Dal nostro punto di vista abbiamo seguito per filo e per segno ogni singola indicazione ricevuta dal Comune di Taranto e dalla Regione Puglia, andando ad integrare tramite portale, tramite PEC e anche tramite consegna a mano quella che è la documentazione richiesta. Ci è stato persino detto che i dipendenti del Comune non hanno ricevuto formazione per l’inserimento dei dati sui Vostri sistemi, ma la formazione non l’abbiamo ricevuta neanche noi: ci siamo semplicemente basati su una guida online che è presente sul sito Sistema Puglia.
Abbiamo assistito, in questi mesi, alla fiera dell’assurdo, chiedendo più volte di poter sapere cosa dovessimo fare per ottenere l’iscrizione al Registro Regionale del Volontariato, oltre all'aver più volte presentato i documenti richiesti.
Abbiamo più volte palesato le difficoltà in cui una giovane Associazione come la nostra si trova, non avendo potuto – a causa della mancata iscrizione al Registro – partecipare a bandi pubblici e privati (anche quelli privati richiedono l’iscrizione), non avendo potuto completare l’iscrizione all'elenco dei beneficiari del 5×1000, e non avendo potuto neanche presentare progetti per il Servizio Civile.
Il nostro scopo è sempre stato, è tuttora e rimarrà quello di fare del bene agli altri. In questi mesi abbiamo solo chiesto – avendone i requisiti – di poterlo fare al meglio delle nostre possibilità.
Ci siamo chiesti cosa sarebbe, ad oggi, la nostra Associazione se non ci fosse stato questo Consiglio Direttivo a portare avanti questa pratica infinita. Forse abbiamo sbagliato tutto, perché avremmo fatto prima a chiudere l’Associazione e crearne un’altra, o avremmo dovuto cercare un aggancio politico che avrebbe potuto velocizzare la pratica. Ne abbiamo avuto la possibilità, ma l’abbiamo rifiutata perché abbiamo preferito percorrere questa strada da soli, con le nostre gambe, senza doverci necessariamente sentire in debito verso chicchessia.
Buona lettura.
Il Consiglio Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Pane e PC – L’Informatica per tutti”.
Il 29 Marzo 2013 consegniamo (a mano) la domanda di iscrizione al ROV c/o la sede del Comune di Taranto di Piazza Municipio (ricevuta timbrata dal SETTORE GABINETTO – POSTA IN ARRIVO);
Tramite Prot. 69975 del 03/05/2013 il Comune ci inviava una richiesta di integrazione documentale (necessità di contemplare tutele in favore di coloro che vedono rigettata l’istanza di iscrizione, assenza di una pagina di un verbale, una relazione delle attività comprendente maggiori informazioni – Relazione di Missione, articoli di stampa ed allegati per dimostrare la nostra presenza sul territorio, nominativi dei volontari con generalità e qualifica professionale). A questa richiesta non abbiamo dato seguito, portando di fatto alla decorrenza dei termini (tra l’altro la richiesta del primo punto riportato tra parentesi ci è da subito risultato assurdo, essendo totalmente contrario a qualsiasi principio di democraticità del libero associazionismo)
Il 13/11/2014 (prot. 168869) ed il 27/11/2014, come concordato con il CSV Taranto, la nostra Vice Presidente ed il Segretario consegnano (a mano) la domanda per l’iscrizione e la relativa documentazione, riavviando di fatto il processo per l’iscrizione
Con Prot. 178716 del 3/12/2014 il Comune richiede altra documentazione (copia formalizzata con scrittura privata registrata ed autenticata; durata della carica di Presidente e Consiglio Direttivo, il tutto riportato nello Statuto agli articoli 24 e 20; verbale di nomina del Legale Rappresentante, da noi consegnato per ben 2 volte – Verbale del 2.2.2013, la nomina è riportata al punto 3 dell’Ordine del Giorno; la marginalità delle attività produttive e commerciali, da noi già allegata e comunque evincibile dai bilanci consegnati)
Il 20/01/2015, dopo l’interessamento del CSV Taranto, completiamo con l’invio della PEC ad areadisabili.comunetaranto@rupar.puglia.it la procedura per l’apertura della pratica telematica di iscrizione nr. QJIH7V2
Il 03/02/2015 inviamo al Comune, d’accordo con il CSV Taranto, un sollecito per l’avvio della pratica, senza ottenere risposta (in copia CSV Taranto e nostro Consiglio Direttivo)
Il 9/03/2015 il Comune informa il CSV che in quel momento non ė possibile scaricare i nostri PDF dal portale regionale Sistema Puglia e chiede, per accelerare, la (ri)consegna a mano i documenti (c/o la Regione Puglia non risultava al momento alcun tipo di problema tecnico sulla piattaforma)
Il 12/03/2015, così come richiesto dal Comune, il nostro Segretario si reca c/o la sede di Via Veneto per poter consegnare anche a mano tutto quanto abbiamo già consegnato tramite pratica telematica). La documentazione è stata rifiutata dall'allora incaricato comunale poiché la copia di Atto Costitutivo e Statuto non sono conformi all'originale. Viene chiesto al nostro Segretario di recarsi presso una qualsiasi Circoscrizione (esistono ancora?) per far apporre un timbro da un dipendente comunale (ma non siamo in un ufficio del Comune?)
Il 20/03/2015 inviamo al Comune, a mezzo mail e con in copia il Consiglio Direttivo e il CSV Taranto, la “Dichiarazione sostitutiva di certificazione e d’atto notorio” per il nostro Atto Costitutivo e Statuto e copia della carta d’identità del Presidente (peraltro già allegata alla pratica telematica);
Il 23/03/2015 riceviamo comunicazione (PEC) da Sistema Puglia riguardo l’avvenuto avvio della verifica della nostra pratica nr. QJIH7V2
Il 26/03/2015 il nostro Segretario riconsegnava A MANO la “Dichiarazione sostitutiva di certificazione e d’atto notorio” per il nostro Atto Costitutivo e Statuto, e dichiarazione relativa alla marginalità delle attività commerciali e produttive da noi svolte (che peraltro, come abbiamo già accennato in precedenza, non sono da noi MAI state realizzate così come si può evincere dai bilanci già consegnati);
Con Prot. 51733 del 31/03/2015 il Comune richiede nuovamente una integrazione documentale (ennesima copia conforme di Statuto e Atto Costitutivo, nonostante il nostro invio a mezzo mail e successiva consegna a mano della Dichiarazione sostitutiva di certificazione e atto notorio; Relazione attività 2014 e verbale di approvazione). Nella stessa comunicazione si segnala l’assenza di allegati nella mail da noi inviata (e protocollata con nr. 18920) il 5 u.s., email che noi non abbiamo mai inviato, e tutte le nostre comunicazioni contengono – correttamente – gli allegati menzionati.
L’ 8/04/2015 riceviamo risposta scritta ad una nostra domanda effettuata – telematicamente – il 25/02/2015 tramite il form “Contatti” presente su Sistema Puglia nella quale chiedevamo informazioni riguardo lo stato della pratica: la risposta è “la pratica è stata avviata, contattate terzosettore@regionepuglia.it”
Il 10/04/2015 scriviamo ad areadisabili.comunetaranto@rupar.puglia.it e terzosettore@regione.puglia.it chiedendo un aggiornamento, riceviamo risposta il 13/04/2015 e ci si richiedono maggiori spiegazioni;
Il 16/04/2015 riepiloghiamo tutto a terzosettore@regione.puglia.it e al Comune, con in copia il CSV Taranto
Il 7/05/2015, previo appuntamento telefonico, ci presentiamo presso la sede del Comune di Taranto di Via Veneto e consegnamo tutta la documentazione (completa), protocollandola. Ci viene garantito che entro una settimana il procedimento sarà chiuso
Il 25/05/2015, dopo aver cercato più volte un contatto telefonico, scriviamo al Comune chiedendo informazioni visto che la pratica sembra non essere stata ancora chiusa. Ci si risponde che la proposta di iscrizione è stata completata ed è alla firma del Dirigente
Il 9/06/2015 richiediamo via email, nuovamente, un aggiornamento al Comune. Non ottenendo risposta chiamiamo gli uffici e ci si informa che l’atto è stato firmato il giorno 1/07/2015 (determina nr. 574), pubblicato nell’Albo Pretorio il 9/06/2015 e trasmesso alla Regione Puglia;
Il 7/07/2015 contattiamo la pagina Facebook “Sistema Puglia”, ci chiedono di scrivere all'indirizzo centroservizi.sociale@sistema.puglia.it. Lo facciamo il giorno stesso, ed in poche ore ci rispondono che “In seguito a verifiche effettuate risulta che la pratica con codice QJIH7V2 ė nello stato Ammissibilità Istanza Proposta Iscrizione (ovvero in attesa di conferma da parte del Comune), pertanto al fine di dar seguito all'iter istruttorio, l’istruttore comunale che legge in copia dovrebbe confermare la chiusura dell’istruttoria”. In copia c’è il Comune di Taranto
Il 9/07/2015 rispondiamo alla suddetta mail chiedendo al Comune la conferma della chiusura dell’istruttoria. Alle ore 10.15 (è fondamentale notare gli orari) chiamiamo il Comune e ci si conferma che la pratica è stata trasmessa telematicamente e che risponderanno per iscritto alla Regione. Alle ore 11.23 riceviamo una PEC dal Comune nella quale ci informano che l’istruttoria è stata completata e caricata alle ore 11.21. Lo stesso giorno ricontattiamo centroservizi.sociale@sistema.puglia.it (in copia Il Comune) chiedendo quali siano i tempi previsti per la chiusura della pratica, e dopo poche ore ci si informa che la pratica ė passata in istruttoria regionale e che riceveremo notifica sulla nostra PEC associativa
Il 21/07/2015 ci viene consegnata la raccomandata 15144458898-5 (inviataci per conoscenza dalla Regione Puglia) contenente il documento con protocollo AOO_082/4430 del 8/7/2015 nel quale la Regione Puglia restituisce al mittente (Sindaco del Comune di Taranto) la determinazione con cui era stata trasmessa la proposta di iscrizione al Registro delle Organizzazioni del Volontariato, in quanto non trasmessa telematicamente tramite il sito Sistema Puglia
Il 23/07/2015 scriviamo a Comune di Taranto, Regione Puglia, CSV Taranto e nostro Consiglio Direttivo chiedendo spiegazioni riguardo la raccomandata di cui sopra
Il 28/07/2015 il Comune si dichiara dispiaciuto della nostra mail, e conferma che per loro la pratica ė stata completata il 9 Luglio e che ora tutto ė in mano alla Regione
Il resto è storia, chi vivrà vedrà e noi, come Associazione, speriamo di poter vivere abbastanza.
Aggiornamento del 6/08/2015: con provvedimento nr. 623 del 5/08/2015 la nostra OdV è ufficialmente ONLUS con numero di iscrizione 1904!