sabato 8 novembre 2014

Il gelato della Madia e la fellatio della sinistra



Ecco, sto per scrivere cose antipatiche ma - onestamente - non è che dobbiamo proprio fare lingua in bocca sotto la doccia, vero? 

Una rivista di gossip con un gossipdirector (forse non si chiama così ma rende l'idea) pubblica alcune foto della signora Madia mentre mangia un gelato. 
Ora, assaporare il gelato - questo era un cono - è evidente che possa portare a "doppi sensi" e neanche tanto velati. Almeno così la penso io, non so voi. 
Però mai nessuno ha ben pensato di farci sopra un articolo. E' successo adesso forse per mancanza (!) di altre ispirazioni. 
Dopo queste foto anche sfocate, si sono scatenate orde di donzelle sinistrorse tra cui, udite udite, anche la Bindi (quella più bella che intelligente).

Che esempi sublimi di mistico candore leggere le loro "adontazioni".
Rispuntano puntuali come le sacerdotesse della venerabile, libera eppur algida vagina - quella del famoso "celhosoloioeperdipiumessaditraverso" per intenderci - e della dignità cosmica delle donne della sinistra più pura e integerrima, donne progressive e politicamente corrette, radical chic "de 'sto cazzo", mediaticamente formidabili, le epigone delle vetero-femministe a senso unico di "Se non ora quando". 

Rispuntano, dicevo, con la Madia, dopo anni di silenzio. 
Sarà un caso? Per due decenni non si sa dove erano, quando era normale ingiuriare, sputtanare, gossippare, infangare, banalizzare, fotografare, indagare, imitare rozzamente, svillaneggiare, sbeffeggiate e criminalizzare in ogni modo le donne e le politiche del centrodestra. 
Ma, si sa, per codeste ipocrite sacerdotesse del piffero le beote puttane sono sempre le altre. 


Cordialmente, andate a cagare.