giovedì 22 agosto 2013

NE(u)ROlogia: forme e applicazioni

NE(u)ROlogia: forme e applicazioni 
(teoria e pratica - corsi e ricorsi - pensieri, parole ed emozioni)


Cos'è la ne(u)rologia?
Un ensemble di pensieri un po’ come quando fra amici si discorre del più e del meno: si comincia con un come stai? che transita con chissà perché se le ore son più lunghe dei minuti la lancetta dei minuti è più lunga di quella delle ore e finisci citando proverbi "È bello avere un lavoro ma ciò interferisce con il tempo libero".




La burocrazia 

Con burocrazia si intende l'organizzazione di persone e risorse destinate alla realizzazione di un fine collettivo secondo criteri di razionalità, imparzialità, impersonalità.
Il termine, definito in maniera sistematica da Max Weber indica il "potere degli uffici" (dal francese bureau): un potere (o, più correttamente, una forma di esercizio del potere) che si struttura intorno a regole impersonali ed astratte, procedimenti, ruoli definiti una volta per tutti e immodificabili dall'individuo che ricopre temporaneamente una funzione. L'etimologia ibrida del termine, dal francese bureau ("ufficio") connesso al greco krátos ("potere") ne rivela l'origine tarda e la derivazione di chiara matrice francofona.
In epoca moderna l'introduzione sistematica di una burocrazia rigidamente organizzata risale all'epoca della costituzione dei primi Stati nazionali, con un ruolo di primo piano ricoperto da Napoleone Bonaparte. Riuscì a realizzare un apparato burocratico estremamente accentrato, fondato sulla funzione dei prefetti, per nulla pachidermico, anzi snello e ben funzionante; tant'è che dopo la restaurazione alcuni governi tentarono di imitarne il funzionamento, in testa a tutti la Casa Savoia, senza però riuscirvi del tutto. 

E qui cominciano le mie elucubrazioni e quindi le mie intemperanze verso i personaggi che occupano posti di lavoro con il complesso del capostazione...dovute anche al fatto che ho la fortuna di aver lavorato e conoscere qualche altro paese oltre all'Italia. Esternazioni di colui che non sopporta più certi meccanismi. Chiedo venia.



(Post del 2012)


Il certificato


Per lavoro sono obbligato a presentare un certificato penale ogni pochi mesi. 
Fin qui "scocciante" perché DEVO farlo dove abito...ma l'ufficio complicazioni cose semplici non abita solo nel pubblico, anzi! La trafila "buffa" da anni è:

a) vai in tribunale, sezione certificati (ha l'abitudine di cambiare ubicazione ogni sei mesi circa);
b) chiedi il certificato "normale" (ne hanno almeno tre tipi);
c) ti chiedono per quando lo vuoi (la risposta che ti viene al volo è "Adesso! Se lo volevo tra una settimana arrivavo fra sette giorni no?" 
Però non puoi perché sono suscettibili...): "Lo gradirei nel più breve tempo possibile, grazie". Risponde il funzionario: "Se lo vuole subito sono due marche da bollo altrimenti con una fra due giorni". 
Io: "Allora adesso, quanto devo?" 
"Ah no, qui non paga nulla, deve andare a prenderle dal tabacchino e ci vogliono quelle telematiche" (Che cosa diavolo fanno le marche da bollo? Surfano sul web? Mandano mail? Usano fb e twitt?) 
"Ok grazie, torno";
d) comunque ti appioppano un foglietto con scritto sopra "serve una marca da bollo telematica da xx,xx€. In caso di urgenza ne servono due."  Qui è chiaro: potrei essere completamente deficiente e dimenticarmi qualcosa;
e) vai dal tabacchino a prendere le marche;
f) torni in tribunale, stesso ufficio (grazie a Dio nel frattempo non si è spostato), consegni le marche e un documento, compili un modulo "incredibilmente semplice" e in cinque minuti più il tempo per tre timbri e quattro firme (giuro) esci col tuo bel pezzo di carta.

Qualche considerazione: ma che fatica è avere a disposizione la macchinetta che produce le marche da bollo? Anzi: ma che ti frega delle medesime? Aggiungi un bel timbro con la scritta "Marca da bollo da xx€" e siamo a posto, o no? E poi: se ci vogliono solo pochi minuti...perché accidenti mi chiedi DUE MdB per il lavoro? Chiedere subito la somma che facciamo prima? Ma no, per carità! Non semplifichiamo il lavoro...E poi dove lo metti il traffico del tabacchino? Mai che da noi si possa pensare di ledere gli interessi di categoria! Scherzi? La marca da bollo è sacra...

Addendum: da non ricordo quando sarebbe possibile esibire il certificato in regime di autocertificazione. Peccato che non lo voglia nessuno. 
"Senza i timbri potresti fartelo in casa...". 
E allora il controllo trimestrale sulla mia illibatezza morale a che serve? Se non ti fidi chiedilo tu per me...non che devo tornare a casa per 'sto certificato perché "i cervelloni" si sono inventati che solo per motivi eccezionali (probabilmente lo sbarco dei plutoniani sulla Terra) è consentita la richiesta sul luogo di lavoro...

Per la cronaca: negli altri paesi a me conosciuti è cura del datore di lavoro o di colui che richiede le tue consulenze (nel caso di lavoro temporaneo) a procurarsi i documenti richiesti, a parte l'identità tramite passaporto/carta identità...


Ma questo è il paese dove ti richiedono il "certificato di esistenza in vita"...