martedì 17 febbraio 2015

Ci sono solo |1> tipi di persone: quelle che conoscono i computer quantistici, quelle che non li conoscono e quelle che li conoscono e non li conoscono (@pablochachin)

Ogni tanto, attraverso qualche social o su qualche forum, mi chiedono se vale la pena aiutare amici e parenti in ambito informatico. Giusto per farsi un poco le ossa prima di buttarsi sul mercato. Normalmente rispondo "Se non hai alcun altro motivo per suicidarti, fallo" ma ora vi riporto una serie di motivi per cui, sul serio, non bisogna mai fare l'assistenza a parenti e amici.





Se lavori nell'ambiente informatico avrai sicuramente un tuo gruppo di persone a cui ti sei ritrovato a fare assistenza, tuo malgrado.
Non ti ricordi bene come sia successo ma una volta hai montato un masterizzatore a un amico, hai creato un sito per un altro, hai reinstallato il sistema operativo a un tuo ex compagno di scuola, hai aiutato il figlio del vicino a fare una ricerca con Google…sempre gratis.
Tu, vorresti essertene scordato il giorno dopo…ma loro non lo scorderanno mai.

Ecco 10 motivi per cui non dovevi farlo:

1. Diventi automaticamente disponibile sempre e per sempre e comunque e dovunque; a qualunque ora del giorno e della notte, da vivo e anche da morto (in teoria non dovrebbe essere possibile ma loro possono tutto): al lavoro, sotto la doccia…
“Pronto, ciao ti disturbo?”
“Beh in questo momento sono in barca in ferie…”
“Ah…Ma tanto tu fai presto in queste cose. Senti ho il computer che quando lo accendo mi da errore 000x32F33. Cosa può essere? Sono disperato…”
“Potrebbe anche dispiacermi ma sono in mezzo al mare.”
“Va bene, ohssignur!, come siete difficili voi tecnici. Dimmi cosa devo fare…”

2. Diventi oggetto di una catena di passaparola selvaggio che neanche nei tuoi sogni. La loro frase migliore è questa: (parlando con un altro che ignora la differenza fra un tork e un philips) “Aspetta che lo chiedo a un mio amico, lui di sicuro lo sa. Poi è molto alla mano e ti aiuta volentieri.”

3. Diventi automaticamente il responsabile e amministratore del PC il cui proprietario, però, non ha comprato da te, non ti paga per gli certi interventi ma l'onore è quello di essere accusato di qualunque nefandezza capiti sulla terra.
“Ti ricordi che l’anno scorso mi avevi installato quel programma per vedere i filmati? Ecco, stamattina, vado ad accendere il PC e non si accende più, cosa può essere successo? Non è che hai fatto qualcosa di strano? Perché prima funzionava!”

4. Devi conoscere tutti i programmi e tutti i sistemi operativi esistenti sul pianeta. Da Blender al GWBASIC, da Windows 2.0 a WinServerCluster2253 AlphaBeta alle più improbabili distribuzioni di Linux, il tutto ovviamente perché loro comprano le riviste con il "maggico" DVD incorporato. Dovrai saper fare tutto di tutto: non sono ammesse lacune per chi “conosce il computer”.
“Senti, scusa se ti disturbo, ma ho un problema: come faccio ad importare un audiolibro con Itunes?”
“Guarda, mi dispiace, ma non ho l’Ipod e gli altri iCosi, e Itunes non lo conosco e non voglio conoscerlo.”
“Dai che tu ci capisci di sicuro più di me. In due minuti tu fai tutto. Fai due click e click e funziona!”

5. Diventi, per esteso, la prima persona da consultare per tutto ciò che funziona a corrente elettrica o che vagamente possa essere associata a essa.
“Ciao, scusa se ti disturbo, ma ho l’home theatre della sala che non funziona più bene. Tu tanto capisci anche di quelle cose lì...Perchè (sì, con l'accento sbagliato perché loro lo sanno fare, giusto per farti girare le palle ancora un po') è da qualche giorno che si sente un fruscio dal vufer e magari bisogna solo cambiare un fusibile…”

6. Vieni visto come uno spacciatore di hardware e software "che tanto tu di quella roba non te ne fai nulla"
“Ciao, scusa se ti disturbo, volevo comprarmi un PC portatile, tu non è che hai delle offerte o qualche cosa che tu non usi più?”
“No”
“Come no? Lavorando nei computer vuoi che non ti passi sotto mano qualche occasione? Beh, se hai qualcosa fammelo sapere, intanto mi daresti un’occhiata a dei preventivi che mi sono fatto fare?”
"No"
"Ma dai, è per capire dove prenderlo spendendo meno..." 

7. Devi sempre navigare nell'ignoto perché loro - che spiegano per filo e per segno come la fusione fredda sia il futuro - non sanno cosa accade alle loro cose.
“...il PC non va più”
“(Ciao? Buongiorno? Crepa? Sciopa?) Come non va più? Non si accende o cosa?”
“No no, si accende ma poi non va”
“Cos'è che non va? Il boot? Il sistema operativo? Un programma?”
“Io non ci capisco mica niente…non va”
“Ma che sistema operativo hai?”
“Cosa vuoi che ne sappia io che sistema operativo ho….cos'è il sistema operativo? Dove devo leggere? Guarda, fai prima se vieni qua a dare un’occhiata, aspetto, vai tranquillo, va bene anche stasera dopo il lavoro…Dopo cena meglio.”

8. Lavorerai sempre gratis…e ti dice pure bene! Perché molte volte dovrai, come minimo, viaggiare, telefonare, probabilmente anche procurargli cavetti, vecchi componenti, batterie, viti e altro ancora. Al di là di qualche caffè sporadicamente offerto, non vedrai mai un soldo. MAI!

9. Grazie alla tua disponibilità, sarai sempre sottovalutato e verrai classificato al massimo come “smanettone”. I “tecnici”, quelli veri, fanno le stesse cose che fai tu (forse con meno cura) ma prendendo 200 euro all'ora, saranno visti come semidei. 

10. Quindi, nell'ordine: tu sei lo smanettone, tu sei l'azzeccagarbugli che "capisce" di quelle cose lì ma data la tua bassa, bassissima classe sociale non potrai aspirare che a qualche scarno ringraziamento. Gli altri (i più furbi) lo sanno - perché l'han passato anche loro qualche guaio - e girano alla larga oppure sparano il cifrone orario cosicché, per forza, sono i veri tecnici. 

Servono quindi altri motivi per fermarsi prima di compiere l'autolesionistico misfatto?