sabato 7 febbraio 2015

La cassazione delle cose fastidiose


C'è un blog svizzero che seguo per prendere nota, quando diventerò SAS Mega Galattico Imperatore Generale Dell'Ordine Interstellare, di chi considerare fra l'inutile e il dannoso.

Il detto blog è blog.savoia.ch e ieri sera è nata l'ultima perla di questa persona mica tanto normale. E non perché sia verde politicamente (a volta afferma cose che hanno anche senso: come quando dice che la Svizzera deve rimanere fuori dall'Europa e che ci vuole la voce di tutti, indistintamente, per farlo capire a un paio di caproni seduti in consiglio federale) o perché miri proprio a uno di quei posti: è perché, come la stragrande maggioranza dei partiti/persone del no, dicono no a prescindere. Non gli interessa una fava se mettono in crisi sistemi o persone o intere valli: no è no. Punto. Del suo esempio sul no al secondo tubo (in italiano la seconda galleria) del Gottardo ne parlerò poi.




La perla di ieri è questa.
Titolo: La schiena dritta dei greci: una lezione per tutti
In pratica afferma che i Greci - culla della democrazia e dell'Europa - fanno benissimo a cercare di espellere questo cancro delle trojka, perché è giustissimo che si rifiutino di pagare quello concesso perché la libertà del popolo è sovrana rispetto a quei cattivoni della BCE, EU, FMI. Oibò, loro sono discendenti di quella gloriosa stirpe di guerrieri pensatori e artisti che hanno collaborato a costruire la storia dell'umanità. Quindi sono perfetti. Ah, dimenticavo: ovviamente nella contemporaneità del problema i più cattivi sono i tedeschi. Nel dubbio, è sempre meglio mettere di mezzo un tedesco. Ormai, è la moda imperante.

Ora, per considerare la Grecia come il primo compiuto esempio di democrazia, non deve essere sottovalutato che solo i cittadini ateniesi adulti di sesso maschile e che avessero completato l'addestramento militare godevano del diritto di voto; in sintesi, partecipava alla vita pubblica una percentuale oscillante tra il 10 ed il 20 % della intera popolazione presente. Questo, escludeva dalla partecipazione politica la gran parte della popolazione: minori, donne, anche quelle discendenti da cittadini ateniesi, schiavi, compresi coloro che avessero ricevuto la libertà, e infine i residenti stranieri.
Le donne, infatti, anche se erano titolari della cittadinanza e di limitati diritti patrimoniali, rimasero sempre escluse dalla vita pubblica e spesso erano relegate in apposite stanze delle abitazioni.
Quindi, democrazia (in senso moderno), un bel *****.

Poi, il Savoia si dimentica di questo: quel popolo greco, come per egizi, assiri, romani, etruschi, normanni, longobardi, celti, arabi, unni e mille altri non esiste più. Paragonare quello di duemila anni orsono con oggi è una stronzata. E anche bella grossa.

Questi greci sono quelli che per anni se ne sono fottuti del fatto che vivevano a livelli d'economia insostenibile, hanno sperperato denari ovunque in corruzione e fanculismo enormi.
E, dato che prima o poi il conto arriva sempre, adesso non hanno che due amarissime scelte: pagare stando zitti e sperando che si impietosiscano dandogli qualche dilazione, oppure avere davvero le palle per uscirsene da euro e Europa con tutti i rischi che comporta. Non nel non pagare il debito: se esci puoi anche dire "pernacchiona alla BCE e superpernacchia all'FMI" ma nel trovare la forza di sopportare gli enormi sacrifici che questa scelta comporterebbe.

PS: dato che al signor verde Savoia il mio commento non è piaciuto (è libero di cancellare quello che vuole, ovvio) e l'ha cancellato, io sono particolarmente astioso verso la categoria dei partiti/persone del no e quindi lo pubblico.
Tiè.