mercoledì 13 aprile 2016

Teatro Sociale di Bellinzona: Medea



La tragedia e la vicenda umana ed esistenziale di Medea, nella lettura di un autore contemporaneo come Anouilh, assumono significati universali di straordinaria attualità: Medea è l’altra, la straniera, temuta ed emarginata, a prescindere dai suoi comportamenti, una donna di forti sentimenti che non riesce ad integrarsi. Medea vive con passione la propria vita e in questo si può ricondurre ad ogni donna di ogni epoca. Il testo di Anouilh rileva la sorprendente attualità di questo classico del teatro greco, specie per quel che riguarda la lotta quotidiana per vedere riconosciuti i propri diritti e la dignità di ogni donna. Lo spettacolo segue la via dello scavo psicologico nei personaggi e nei loro rapporti dolorosi e dolenti, rendendo sentimenti e rapporti assoluti e universali nella loro più scoperta quanto complessa umanità. La scelta di Barbara De Rossi di interpretare Medea riporta al teatro un’attrice di primo piano che si rimette totalmente in gioco con la sua scommessa di tornare in scena in uno spettacolo forte che non asseconda le mode. Con lei anche l’attrice ticinese Tatiana Winteler, già ammirata al Teatro Sociale in “L’anno della valanga”, “L’attesa” e “Prossima fermata Bellinzona”. 





Medea di Jean Anouilh
Con: Barbara De Rossi, Tatiana Winteler, Carlo Caprioli, Lorenzo Costa, Fabio Fiori
Regia: Francesco Branchetti
Traduzione: Giulio Cesare Castello
Musiche: Pino Cangialosi
Scene e costumi: Clara Surro
Assistente alla regia: Giuseppe Rispoli
Produzione: Teatro Garage 2015