martedì 8 settembre 2015

Parafrasando Oriana Fallaci: post per un bambino mai cresciuto.

La morte lo colse all'improvviso. Ma con una ragguardevole presenza di spirito, rimediò buttandosi sulla poltrona e componendo il viso nella più decorosa delle espressioni. L’ipocrisia aveva vinto fino alla fine.
(Francesco Burdin)



Mi hanno chiesto perché non commentavo il putiferio mediatico accaduto dopo la pubblicazione della foto con quel bambino morto spiaggiato. Semplicemente l'ho guardata, ho provato un poco di sconforto e poi...Basta. Basta perché ho cominciato a pensare a tutti quelli che sono comunque morti altrove e che nessuno ha cagato di striscio, senza foto e luminari sinistrorsi radical chic a farne usi impropri (perché se muoiono trucidati dalle tribù di cammellari non fotte un cazzo a nessuno ma che muoia prima di finire in braccio a una cooperativa rossa è inaccettabile). Credo sia giusto e sia un diritto di cronaca rendere pubbliche queste immagini a patto che però si pubblichi e faccia "scalpore" anche quando sulla spiaggia c'è un vecchio sdentato.
Nel tempo ci sono state fotografie che hanno scritto la storia ma che palle leggere le ipocrisie di chi non vuole guardare e parla di strumentalizzazione. 

Per di più, è tutto frutto di un buonismo criminale e idiota (la mamma loro è sempre incinta e educa di merda).
Questo disgraziato bambino siriano trascinato sulle rive turche dalle correnti marine dopo essere affogato non è vittima della mancanza di cuore degli europei per accoglienza negata e non è vittima delle forze che si oppongono all'immigrazione ma è vittima di chi all'immigrazione selvaggia non si oppone. 
Questo bambino è vittima di chi le guerre le vuole e di chi le sostiene. Questo bambino è vittima di chi ora a quelle guerre non pone rimedio intervenendo per fermarle. 
Siamo alle solite: una marea di coglioni cerebrolesi sta facendo passare per criminali chi viceversa è lungimirante e ha soluzioni magari timide e da perfezionare (per esempio il "cattivone" ungherese), preparando così il terreno per tragedie prossime future.

Potete anche non crederci - chi sono io per impedirvelo - ma tutto nasce da una lotta vecchia di 1400 anni: il tentativo di islamizzare il mondo "occidentale" nasce allora e l'Isis rappresenta solo l'ultima manifestazione della volontà e degli obiettivi dell'islam. Da 1400 anni ci provano rimediando solo sconfitte umilianti.
Nonostante questo, continuano imperterriti con le loro farneticazioni religiose condite di violenza inaudita. E noi, dopo tutto questo tempo, non abbiamo ancora capito - o non vogliamo capire - che questi useranno ogni mezzo per riuscire a islamizzare il mondo. La propaganda utilizzata a questo scopo è composta da innumerevoli episodi e la foto del bimbo è solo uno di questi per farci aprire più facilmente le porte.

Per finire, l'immagine postata in alto (fonte internet) contiene foto che non hanno fatto il giro del mondo, non hanno mosso le ipocrite coscienze. Eppure sono tutte negli archivi dei giornali - senza essere sbattute in prima pagina - perché sono uccisioni di bambini da parte degli "buoni": bambini Afghani, Yemeniti, Curdi e quello "spiaggiato" a Gaza giusto un annetto fa. 

Ma ora serviva far accettare all'Europa l'invasione (grazie signor Obama per aver tanto insistito): quindi si pubblica la foto degli annegati ma che siano bambini eh! La compassione farà "digerire" i loro piani e spostare l'attenzione sull'accoglienza come un qualcosa di inevitabile e non quello che invece dovrebbe essere: la ribellione verso chi, per interessi geopolitici e commerciali, fomenta e finanzia in continuazione le guerre in quelle zone. 


* Il titolo prende spunto da quello che Oriana Fallaci utilizzò per uno dei suoi libri: Lettera a un bambino mai nato (link