giovedì 3 settembre 2015

E’ tempo di WSOP Circuit Italy: vi suggerisco una visita gastronomica nei dintorni di Campione.

Avete in programma di giocare qualche evento delle Wsop Circuit Italy a Campione d’Italia?
Sicuramente si, dato che, seppur sorelle minori, sempre Wsop sono. Allora avrete organizzato il vostro calendario con una serie di Day1 nella speranza di avere anche dei Day2 e oltre da giocare. Orbene: ma nelle pause che fare? Eccovi una piccola guida sul mangiare a cui ne seguirà una seconda su cosa vedere mentre la giocate al meglio le vostre Wsop Circuit Italy.
Oggi parliamo dei locali come ristoranti e pizzerie ma principalmente dei tipici luoghi ticinesi per il desco: i grotti.

Grotto Bundi

Inizialmente concepiti come sorta di cantine per conservare prodotti agricoli indigeni quali il vino o il formaggio, i grotti ticinesi e grigioni-italiani erano spesso ricavati da grotte naturali (da cui il nome). Un grotto, per essere tale, deve avere al suo interno una fonte d’aria fresca costante e proveniente dal sottosuolo. È l’elemento essenziale, senza la sua tradizionale presenza siamo di fronte a una semplice cantina. In Mesolcina – zona confinante con il Ticino e anticamera del Canton Gigioni – questo spiffero viene chiamato fiadiré, nella Valchiavenna sorèl.
Nel corso del tempo le esigenze si sono modificate: nuovi metodi di conservazione hanno ridotto l’importanza del grotto come magazzino e i contadini hanno spesso trasformato i grotti in locali per la degustazione dei vini e di altri prodotti alimentari. Nel corso del XX secolo i grotti sono diventati veri e propri esercizi pubblici e molti non si distinguono quasi più dalle trattorie. Oggigiorno si intende come “grotto” perlopiù un piccolo e semplice ristorante in un edificio tradizionale di pietra (con o senza una vera e propria grotta ma quasi sempre con i caratteristici tavoli di granito), con cucina locale tradizionale e spesso aperto solo durante la bella stagione.
Le pietanze più comuni nei grotti sono l’onnipresente formagella, formaggi e formaggini, il salame e altri tipi di affettato serviti con sottaceti, il pesce in carpione e, quando c’è, cucina calda: ormai presente nella maggior parte dei grotti di solito propone minestrone o polenta, perlopiù servita con strachin (formaggio simile al gorgonzola), con funghi, con merluzzo o con pietanze a base di carne. Le bevande tipiche sono il Merlot, la grappa e la gassosa. Sebbene siano diventati una delle attrattive turistiche non tutti i grotti ticinesi hanno perso il loro carattere genuino. Nei pomeriggi e nelle miti sere d’estate i ticinesi si recano spesso e con piacere nei grotti per mangiare o anche semplicemente per bere un bicchiere tra amici.

Ecco quindi due grotti selezionati per conoscenza diretta e due ristoranti.

Il primo della lista è il Grotto Bundi. Quella del Grotto Bundi è una storia quasi secolare: nella cornice del Ticino più autentico, oltre ottant'anni fa, un certo Abbondio Calderari apre l’antico Grotto a cui lega il suo nome di battesimo nella forma dialettale di “Bundi”. Si trova a Mendrisio in una via che è tutto un programma: Via delle Cantine.
La sua caratteristica principale è servire la polenta con almeno venti tipologie diverse di contorni – sono due pagine del menù oltre a quelli di stagione – fra cui spiccano le uova fritte a regola d’arte. Da non perdere una visita alle cantine del Grotto, racchiudono autentici tesori autoctoni (ci rifiutiamo di usare la parola “territorio” fino a quando passerà la moda di abusarne in qualsiasi contesto) pronti per accompagnare le portate in ogni occasione, anche se di solito non ci discostiamo mai dal Merlot o dalla birra scura. Il grotto si trova quasi alla fine della strada e potrebbe essere un problema il posteggio anche perché nella bella stagione qualche posto-auto viene tolto per poter mangiare all’aperto. Eventualmente proseguite fiduciosi ancora per qualche decina di metri, un buco si trova sempre.
E’ meglio prenotare e il prezzo si aggira sui 30/50 CHF persona.

Un altro grotto interessante si trova a Riva San Vitale, distante pochi chilometri da Campione: si tratta del Grotto Eguaglianza. Il locale è veramente suggestivo e tipico ma il servizio è da ottimo ristorante. E il cibo – pur rimanendo nella tradizione del “grotto” – non è da meno anche perché i cuochi cucinano solo prodotti locali e di elevata qualità. Se vi piace il pesce di lago è il posto giusto e la cantina dei vini è molto interessante con allettanti proposte di famosi viticoltori ticinesi. Se il tempo è buono è anche possibile mangiare all’aperto con vista lago. Curiosità: con una certa frequenza nel locale si svolgono concerti oppure presentazioni di libri riguardanti il Ticino. Anche qui prenotare aiuta e il prezzo si aggira sui 40/50 CHF a persona.

Grotto Eguaglianza


Caratteristica comune in tutti grotti è bere il Merlot nei tazzin o nei bócalin. Un vecchio adagio ticinese recita però che “Sa pensa sempar qu sia al “bócalin” al clasich bicier pal vin ticines, invece lè al bözzin o al tazzin ca lè pöö una scodlína a forma semisferica faja da tera cota.”
Uno o l’altro sono normalmente decorati con i colori ticinesi (blu e rosso) e vengono usati anche nelle case come normale contenitore per il vino accanto al classico bicchiere di vetro.

Se volete mangiare – invece – la pizza o un menù più tradizionalmente italiano vi consiglio due locali: il Soave10 e L’incontro.

Il primo è in centro a Lugano in via Soave a due passi dalle boutique e dai negozi più lussuosi. Fra i suoi punti di forza c’è un menù ricco e variegato giornaliero e una discreta varietà di pizze. Ogni mese poi è possibile usufruire dello speciale menù che, a esempio, in Agosto era dedicato alla Campania. Scelta dei vini interessante, gradita la prenotazione e prezzo che si aggira fra i 40 e i 70 CHF.

L’Incontro si trova invece a Grancia (nel pieno del centro commerciale luganese) poco discostato dall’Ikea al piano terra di un palazzo a torre. Fra le sua caratteristiche decisamente interessanti la possibilità di provare la pizza con quattro tipi di farine diverse e un piatto del giorno sostanzioso anche come quantità. Il pane è uno dei punti di forza al punto che si rischia di mangiare più quello che il resto.
Il loro motto è che il benessere passa anche attraverso l’alimentazione e sono stati aiutati da un esperto di nutrizione per aiutare i clienti a scegliere i piatti secondo gusto e necessità. Il risultato è un menu grafico dove sono indicati i cinque valori nutritivi di ogni piatto: carboidrati, proteine, grassi, zuccheri, fibre. Il prezzo oscilla fra i 16 e i 30 CHF a persona. Curiosità: con due franchi a testa potete bere tutta l’acqua che volete.

Ecco, a poca distanza da Campione potete provare qualcosa di diverso dal solito che, probabilmente, non conoscevate. La prossima volta vi parlerò di cosa visitare e dato che vi proporrò di fare qualche chilometro in più, vi elencherò qualche altro posto utile per mettere le gambe sotto il tavolo.



Scritto per Il giornale del Poker