giovedì 14 novembre 2013

Post di Claudio BlackSaphire






Giornatona sui giornali...
"I genitori dello studente, accusato dalla docente di avere consegnato un compito "taroccato", si presentano a scuola e aggrediscono verbalmente l'insegnante che teme anche il "contatto" fisico. Dopo mezz'ora di improperi e parole in libertà, i genitori imbufaliti - perché la professoressa si era permessa di "screditare" l'alunno davanti alla classe - vengono messi alla porta dai bidelli. E pochi giorni dopo si beccano una querela. Adesso, l'insegnante - che nel frattempo è stata contattata dai genitori che si sono scusati di quei minuti di "lucida follia" - non sa che fare: ritirare la denuncia o proseguire nell'azione giudiziaria? Anche perché, protagonista dell'ennesima aggressione nei confronti di un docente della scuola pubblica italiana, questa volta, è un servitore dello stato: un poliziotto che rischia di avere la carriera rovinata. Non un semplice cittadino."

Andiamo con ordine...
1. Il professore riprende un alunno e i genitori aggrediscono il professore.
Ho il terrore del giorno in cui saremo (sarete... io c'ho un'età)  governati da una generazione cresciuta senza ricevere un rimprovero, prendendo medaglie per aver partecipato e dove tutti sono bravi uguali...

2. Il coglione specifico è nientemeno che un poliziotto...che ha abbellito l'aggressione (verbale) dell'insegnante con un bellissimo "Stia attenta, io la rovino, lei mi deve ascoltare, io sono un sottufficiale di Polizia" (testimoni il dirigente scolastico e due bidelli).

3. L'insegnante è in ambasce e non sa decidere se proseguire o meno l'azione giudiziaria (ha ovviamente querelato i genitori) perché "i due si presentano al cospetto della prof. dichiarandosi pentiti e dicendo all'insegnante che una eventuale condanna avrebbe stroncato la carriera al poliziotto con gravi ripercussioni anche a livello economico. "Mi mettono a passare carte per tutta la vita", ha spiegato alla professoressa il papà del ragazzino."

Cara professoressa, le fa onore il fatto di preoccuparsi del futuro di questo imbecille (anche se non posso escludere che ci sia un 50% di paura di ritorsioni), ma mi permetta di chiederle di non tirarsi indietro... c'è una nutrita serie di motivi per andare avanti:

1. I genitori devono imparare che tra un insegnante preparato e il proprio figlioletto adorato, chi ha ragione fino a prova contraria è l'insegnante.
Chi non è preparato per insegnare deve andare a raccogliere patate (e chiedo scusa ai raccoglitori di patate che dovessero sentirsi offesi) ma chi insegna deve poterlo fare bene; e farlo bene include dire ai ragazzi "hai sbagliato", "questo è fatto male" e "questo lo hai copiato".

2. Il tizio in questione non deve finire a "passare carte", deve essere sbattuto fuori dalla PS.
Un imbecille squilibrato che tenta di sfruttare la sua posizione per intimidire, non può come lavoro andare in giro armato per le strade con il teorico scopo di proteggere i diritti degli altri.

3. I ragazzi, ma questa è una speranza veramente recondita, potrebbero imparare che anche se mamma e papà sono sempre pronti a difenderli, spesso è meglio accettare che "questo è fatto male" e farlo meglio...da soli... senza mamma e papà.
Oggi andrebbero a minacciare il professore, ma tra dieci anni che cazzo vi aspettate? Che minaccino chi a un colloquio non vi assume perché non sapete nemmeno esprimere un pensiero coerentemente?

Abbiamo intere generazioni che stanno per affacciarsi all'età adulta senza che nessuno gli abbia mai mosso un rimprovero...convinti di essere nel giusto sempre e comunque e che tutto gli sia sempre e comunque dovuto... personalmente questa prospettiva mi terrorizza.



Potrei ulteriormente commentare ma il buon Black (che è bene ricordare è molto più diplomatico di me) ha già detto tutto e bene. 
Salvo un pezzettino: preparatevi a un futuro di merda.