venerdì 8 novembre 2013

QIN e Berna

La mostra Qin (pur nei limiti dello spazio del museo) è bellissima e ricca di fascino. Ci sono pezzi davvero interessanti, filmati proiettati con tecniche suggestive e l'utilizzo della la guida audio - scaricabile sul cellulare - aiuta a comprendere meglio questa stupefacente pagina di storia cinese 

Della mostra già ho detto e qui parlerò - in attesa di una visita più approfondita per procacciarmi maggiori informazioni - un poco di Berna. Ma prima una cosuccia: all'arrivo al Bernisches Historisches Museum tutti - e dico proprio tutti - si avviano, disciplinati come formiche, verso una mastodontica cassettiera (assomiglia molto a un caveau di una banca ma siamo in Svizzera e quindi è scontato trovare cassaforti sparse ovunque) dove si depositano borse, borsette e zaini, oltre agli indumenti pesanti e alla macchina foto. Di fatto  é vietato filmare e  scattare foto. Ma  è ammesso  entrare col cellulare dato che puoi scaricarti l'app per l'audioguida...Ah già, che sciocco. Siamo in un paese dove rispettano le leggi! 
Altra cosuccia: sono andato a Berna in treno e ho provato l'ebbrezza di ben sei coincidenze, tre all'andata e altrettante al ritorno, così precise al millesimo di secondo da sentirmi quasi mortificato per le perplessità esternate quando stavamo organizzando questo viaggetto di neanche duecentocinquanta chilometri (più gli stessi al ritorno). Ci hanno convinto all'avventura due amici svizzeri ai quali dedicherò la mia eterna riconoscenza per avermi liberato dall'incubo del famigerato "tutto il mondo è paese": almeno per quel che riguarda i treni. Giusto per girare bene il coltello nella piaga: abbiamo viaggiato nella seconda classe di carrozze pulite, comodi sedili doppi vis à vis, prese elettriche per i pc vicino a ogni sedile, nelle carrozze a due piani c'erano pure sedute organizzate come un salottino per sei persone, ovunque led che raccontavano l'avvicendarsi delle stazioni, altoparlante trilingue che faceva lo stesso, controllori che passavano tranquillamente e con un sorriso dal tedesco all'italiano, al francese, all'inglese. Al ritorno abbiamo perso momentaneamente uno dei nostri compagni di viaggio e dopo averlo recuperato ci siamo sistemati al volo in una delle carrozze Trenitalia della tratta Zurigo - Milano e lì mi è quasi venuto da piangere. Non vi racconto com'era il vagone, tanto lo sapete già.
Abbiamo comprato il biglietto nella segreteria del comune dove siamo residenti e la faccenda funziona così: ogni mese ciascun comune compra dal governo federale un tot di biglietti giornalieri che permettono di viaggiare su ogni mezzo pubblico senza limitazioni di percorso o cambi in tutto il territorio nazionale. Costano 35 CHF l'uno e bisogna prenotarli e comprarli con un certo anticipo dichiarando il giorno preciso del viaggio. Il biglietto viene stampato in comune con quella data e non è nè cambiabile nè rimborsabile. Sistema restrittivo? Non lo so. Ma lo abbiamo trovato comodo.     

Torniamo a Berna.

La città di Berna (in tedesco Bern, in francese Berne, in romancio Berna) è la capitale della Svizzera ma lo è solo de facto: la Costituzione non contiene infatti riferimenti alla capitale federale e solo l'articolo 58 della legge sull'organizzazione del governo e dell'amministrazione stabilisce che Berna è la sede amministrativa del Consiglio federale, dei Dipartimenti e della Cancelleria dello Stato. La città è anche il capoluogo del Canton Berna, il secondo per popolazione tra i 26 Cantoni svizzeri. 
Le origini di Berna sono incerte, forse celtiche. Comunque la città si sviluppò verso ovest, su di una penisola formata dal fiume Aare.  A dispetto dell'altro luogo comune che indica gli abitanti della Svizzera come gli esseri più pacifici del mondo, la loro storia è costellata di guerre e conflitti interni e quindi anche loro affidarono la propria difesa alle costruzioni. Berna, come tante altre città elvetiche, è quindi ricca di torri. Inizialmente, nel 1191 la Torre Zytglogge segnava il confine occidentale della città, cosa che terminò nel 1256, quando la Torre Käfigturm assunse questo ruolo fino al 1345 e fu poi superata dalla Torre Christoffelturm, situata vicina all'odierna stazione ferroviaria, fino al 1622. Durante il periodo della Guerra dei Trent'anni, due nuove fortificazioni, le cosiddette Groß e Klein Schanze, furono costruite per proteggere l'intera città.
Berna fu occupata dalle truppe francesi nel 1798 durante la Rivoluzione Francese, quando fu privata di parte dei suoi territori. Riprese il territorio perduto dell'Oberland bernese nel 1802 e nel Congresso di Vienna del 1814 acquisì il territorio del Giura bernese, ancora una volta, diventando il più grande cantone della confederazione, fino a quando nel 1979 avvenne la secessione del Canton Giura. Nel 1848 Berna fu dichiarata città federale e sede dell'Assemblea federale del nuovo Stato federale svizzero.
Molti congressi internazionali si svolsero a Berna, in particolare durante la prima guerra mondiale, quando la Svizzera era neutrale.
La città fu costruita su una penisola collinare circondata dal fiume Aar, ma superò i confini naturali nel XIX secolo. Un certo numero di ponti furono costruiti per permettere alla città di espandersi oltre l'Aare. È sovrastata dal grandioso panorama alpino e la capitale svizzera è anche un'attrattiva turistica.  Vanta alcune singolarità: sei chilometri di porticati  e oltre cento fontane figurative rinascimentali.
La regione di Berna è il principale centro economico del  cantone omonimo. La capitale della Svizzera è conosciuta anche oltre i confini nazionali come una città dalla bellezza unica. La regione ospita imprese di successo, spesso con una sede centrale europea, come Swisscom, T-Systems, Haag & Streit, ZLB Bioplasma, Berna Biotech, eBay, Frito-Lay, Peugeot (Suisse), Schneider Elektrik e molte altre ancora . Hala più alta densità di aziende di consulenza economica, uffici legali e fiduciarie di tutta la Svizzera.
Berna rappresenta una delle più importanti testimonianze di architettura medievale in Europa. Il nucleo medievale della città è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Il più famoso monumento di Berna è la Zytglogge, la medievale, colorata  torre dell'orologio, con le sue  suggestive statuine animate. Altri  monumenti degni di nota sono il Bundeshaus (la sede del parlamento e dell'amministrazione federale) e il Münster (la Cattedrale di Berna).
Nel giugno 2005 un museo speciale è stato dedicato al più famoso artista di Berna: il Centro Paul Klee (Zentrum Paul Klee)  progettato da di Renzo Piano.
Altri musei sono:
  • Kunstmuseum, museo d'arte
  • Museo Alpino
  • Museo delle Poste
  • Einstein Museum
  • Historisches Museum

Mercatini, fabbriche di cioccolato e altre delizie bernesi ve le racconterò nella prossima puntata. 



Ecco qualche immagine:

L'orso, il simbolo araldico della città




Viste dal palazzo della sede del governo.
Nelle belle giornate si può vedere anche l'Eiger.




La cattedrale e le caratteristiche case in riva al fiume.


La piazza del municipio


Il Casinò di Berna


Davanti al palazzo del governo ci sono decine di passerotti che chiedono briciole...

...e due scacchiere, utili per ripassare la difesa siciliana




La torre dell'orologio


Particolari delle statue sulle fontane,
di alcuni palazzi e della via principale di Berna












Qui si può vedere uno (delle centinaia che riempono le vie centrali) dei "portoni" ove veniva immesso il carbone quando si usava questo combustibile per le abitazioni. 

Ora sono - quasi tutti - diventati piccoli negozi che si aggiungono a quelli sotto i lunghissimi portici.


Il fiume Aare



Non può mancare l'Einstein Haus



Maggiori informazioni sulla città le potete trovare qui: Berna