lunedì 14 ottobre 2013
Programmatori si nasce dentro...
Lui è concentrato, fisso con gli occhi sul monitor del computer.
Pensa a come risolvere un algoritmo, anzi pensa ancora a che linguaggio usare.
Forse PHP – decide – potrebbe essere la soluzione migliore.
Pensa che, per fare un buon lavoro, dovrà usare anche Ajax sicuramente complicandosi la vita.
Mentre è lì da un po' che scrive entra lei:
“Ciao, amore.” - esordisce - “Mi chiedevo, dopo tanti anni, cosa tu amassi di me...”
function ajax_get url, ax...
ahia – pensa lui - dove vuole andare a parare?
Con indifferenza le risponde - “In che senso, scusa?”
Lei precisa ed amplia la domanda - “Mi chiedevo cosa amassi di me, cosa ti piace del nostro stare insieme.”
L'occhio da pesce lesso denota il vuoto pneumatico che questa domanda gli provoca.
Non ancora certo di aver capito risponde
“Tutto, amore, tutto...”
Ritornando con l'attenzione alle righe di codice.
Lei però non molla
“No, seriamente. Dire tutto è come dire niente.”
“Va bene” - risponde lui - “Il tuo culo.”
“Ma dai!” - continua lei - “Non intendevo qualità fisiche, per esempio a me piace molto parlare con te. Tu invece?”
Azz... - pensa lui - il discorso si fa scivoloso, 'tutto' non va bene, 'culo' neppure, 'parlare-con-te' lo ha già detto lei...Che le dico?
Poi un lampo - “I tuoi silenzi” - afferma.
Lei lo guarda gelida - “Amore... fanculo” - gli dice, uscendo dalla stanza.
Lui rimane un po' perplesso, pensando
“Una variabile, ho sbagliato una variabile. Non è così grave, è un errore di disattenzione.”
E si rituffa nelle sue righe di codice.