giovedì 26 settembre 2013

Gay, famiglie e il signor Barilla

Dopo quanto letto ho deciso che comprerò ancora prodotti Barilla. 

E non perché il Signor Barilla ha detto quello che ha detto (sono poi le sue idee, se non piacciono basta non condividerle).
E non perché lui può essere pro o contro la famiglia "tradizionale" rispetto a quella di fatto (continuano a essere le sue idee e continuano, se non sono gradite, a poter essere non condivise).

Ma perché ritengo giusto  rispettare l'opinione del signor Barilla in quanto espressa a titolo personale e aziendale. Sono fatti suoi se pensa "politicamente corretto" o meno. Sono invece fatti degli azionisti barilliani un'affermazione di questo genere che probabilmente passerà alla storia della pasta come un clamoroso incidente di percorso se avrà la conseguenza commerciale di un verticale calo di vendite.  

Il "dagli all'untore" è l'ultima tendenza politico/modaiola italiana, ho il sospetto che sia l'ennesimo attacco alla libertà di espressione nel tentativo di mascherare l'abisso che si sta spalancando davanti ai piedi degli italiani, una sessantina di milioni di lemming ormai condizionati a correre forsennatamente verso la rovina definitiva.

Continuerò a comprare Barilla e forse resterò appeso a un suo spaghetto non scotto, oscillando sul baratro mentre gli altri precipiteranno a testa in giù. 
In fondo la qualità è sempre pagante, una delle poche cose rimaste dell'orgoglio italiano.